CICCIONI
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CICCIONI

Progetto e regia Francesco Campanile
Scrittura scenica Francesco Campanile e Tiziana Tesauro
Movimenti scenici Christian La Sala
Con Marco Barbarisi, Giorgia Iolanda Barsotti, Nicola Tartarone, Letizia Titta Tassi
Costumi Giovanna Napolitano
Disegno luci Paco Summonte
Fonico Lorenzo Ler
Foto e grafica Gianluca Tesauro
Produzione Teatri di Carta
Col sostegno di Centro di Produzione Teatro Sannazaro e Cantiere Residenze La Sartoria

Durata 60 minuti

Stagione teatrale 2021/2022

Sinossi
In un mondo in cui l’estetica è ancora la misura di tutte le cose, Roberto non ha una famiglia normale. Ha passato tutta la vita a immaginare dei figli bellissimi e invece si ritrova Lara e Giosuè, grassi fin dalla nascita. Voleva una vita perfetta con una moglie invidiabile al suo fianco, e invece si ritrova accanto Isabella, ex reginetta di bellezza scesa dalla passerella un chilo alla volta. La vita vissuta tra quei corpi fuori misura è un’insopportabile condanna da nascondere agli occhi del mondo, dove non c’è spazio per le ambizioni e i desideri se sei grasso. Lara vuole fare la ballerina perché ha le gambe forti come i suoi sogni, che la fanno sentire leggera e volare fin sopra le nuvole. Giosuè, invece, vuole sbocciare con l’esuberanza di tutti gli adolescenti, senza dover assecondare le aspettative di suo padre, che lo vorrebbe forte e virile come tutti i maschi che funzionano. Isabella vuole solo essere amata, anche se non indossa più la taglia 36. La paura e la frustrazione di Roberto danno vita a un vortice di piccole cattiverie e grandi meschinità, in cui l’idea stessa di famiglia viene messa in discussione, fino a farlo sprofondare tra rimpianti e sensi di colpa.
La Compagnia Teatri di Carta prosegue la sua ricerca artistica con un lavoro contemporaneo che indaga le possibilità espressive e performative di corpi grassi, esplorando una geografia del corpo diversa da quella comunemente accettata.

Note di regia
CICCIONI è uno spettacolo sullo scorrere del tempo che accarezza le cose con la grazia di una ballerina di un carillon che gira vorticosamente, fino ad ammaccarle. È il racconto di un uomo che ha passato la vita a disegnare confini, mentre tutt’intorno sogni e desideri esplodevano con il rumore che fanno i coriandoli quando scoppiano nell’aria. È la storia di un uomo che ha continuato ad inciampare nella bellezza di sua moglie e dei suoi figli senza accorgersene mai. Perché quando lo sguardo si fa stretto, l’aria non passa e non ci sono gesti, parole o slanci che possano farsi vita. E allora restano solo macerie, cumuli di ricordi e resti di una famiglia sparsi qua e là.